egon schiele and the representation of the pathology

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2016
Questo articolo cerca di stabilire alcune correlazioni tra le fotografie eseguite all’interno dell’ospedale parigino della Salpêtrière e la visione estetica di Schiele. Più di ogni altro artista del suo tempo, Egon Schiele si occupa dell’ansia e di mettere a nudo, con la scioltezza nervosa del suo segno, i meccanismi dell’inconscio. Egli analizza le fotografie scattate ai malati dell’ospedale della Salpêtrière, sfogliando un testo pubblicato da Charcot nel 1875, ma anche osserva i malati dal ‘vivo’, all’interno delle istituzioni psichiatriche viennesi.
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usai2016medeaegon Use this key to autocite in the manuscript while using SciMatic Manuscript Manager or Thesis Manager
Authors ;Federica Usai
Journal water environment research
Year 2016
DOI 10.13125/medea-2421
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